I partner ufficiali di Google e l'importanza del contenuto

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Esistono Web Agency che sono partner ufficiali di Google; intercedono tra l'umile ditta cliente e la potente azienda che detiene le leve di comando di Internet per ottenere posizionamenti in prima pagina. Si manifestano come angeli in apparizioni divine, via mail o telefonicamente, e si dividono in gerarchie celesti annunciandosi in scala crescente come “Buongiorno, siamo partner ufficiali di Google” fino a “Gentile signor X, le scrivo da parte di Google”.

Ci sono poi Agenzie che conoscono gli arcani degli algoritmi di Google: creature a metà tra i Serpa e gli alchimisti, che vi prendono per mano e vi conducono attraverso sentieri oscuri fino a sbucare in prima pagina, o addirittura in prima posizione. Il risultato è garantito: più è impervio il sentiero, maggiore è la cifra da pagare.

Ma, squarciato il velo di Maya, la triste realtà è un'altra: non esistono partner ufficiali, come afferma la stessa Google, e non esistono scorciatoie replicabili con risultato garantito. La SEO procede per tentativi, prova svariate tecniche e raccoglie quelle che sembrano funzionare, in un continuo rapporto dialettico con la scatola nera dell'algoritmo dei motori di ricerca.

Google non ha partner ufficiali

Ad alcune conclusioni consistenti si è però arrivati: a Google piacciono molto i contenuti ben fatti, informativi e competenti, in grado di aiutare l'utente umano a trovare esaurientemente le risposte che cercava attraverso la Query (ricerca) proposta.

Per contenuti validi non si intende una ripetizione ossessiva delle keyword per le quali si vuole essere indicizzati, né dei luoghi in cui si esercita la propria attività, e nemmeno il rigirare più e più volte intorno allo stesso concetto con parole diverse.

Questi sono tutti espedienti che potevano funzionare agli albori dell'ottimizzazione, che oggi portano facilmente a penalizzazioni, ma che soprattutto allontanano l'utente dalla pagina, facendogli perdere fiducia nel brand, diminuendo il suo tempo di permanenza e di lettura, abbattendo le possibilità che converta il lead generato.

L'importanza della collaborazione tra Web Agency e cliente

Purtroppo un SEO non è onnisciente. Sono molte le aziende che si rivolgono ad una Web Agency con quest'idea in testa: “io pago, anche profumatamente, mi aspetto che facciano tutto loro, voglio solo avere i risultati a fine contratto”. È un'idea da ribaltare: maggiore è l'investimento, tanto più grande dovrebbe essere la volontà di collaborare per avere un ritorno di investimento maggiore possibile e sfruttare al massimo l'opportunità di una presenza sul web ben strutturata.

Senza l'aiuto di chi conosce la nicchia di mercato, i prodotti che vende, le esigenze dei clienti, un SEO può solamente basarsi sui volumi di ricerca delle parole chiave, e imparare superficialmente le caratteristiche di un settore di mercato, leggendo quello che trova sul web e nelle pagine dei concorrenti. Sicuramente non si può superare un competitor copiando male quello che fa, ma prendendo spunto e migliorando l'esperienza sulla base delle proprie caratteristiche peculiari e distintive.

Come può aiutare il cliente?

  • identificando chiaramente cos'è che distingue la sua azienda da quelle concorrenti; quali sono i punti di forza che devono portare un eventuale utente a preferire il suo brand nel mare magnum delle ditte rivali.

  • Indicando quali sono i dubbi più frequenti e le richieste che ricorrono più spesso da parte degli utenti, in modo che il SEO possa strutturare risposte soddisfacenti e attirare traffico sul sito

  • scegliendo i prodotti più venduti o con più margine, da mettere in evidenza per aumentare il ROI e quindi portare la lavorazione al successo

  • aiutando nella stesura delle landing page con contenuti esclusivi, ricchi di informazioni tecniche che solo chi lavora nel settore può conoscere; utilizzando termini tecnici e sinonimi che sono particolarmente apprezzati da Google, in grado di riconoscere attraverso la semantica l'argomento trattato anche senza la litania della ripetizione concretizzata nel keyword stuffing.

Compito del SEO sarà poi ottimizzare tutte le informazioni e i testi organizzando la struttura del sito e delle singole pagine in modo tale da salire il più possibile in SERP per attrarre utenti, e trattenere questi ultimi all'interno del sito fino a portarli alla conversione (acquisto, richiesta preventivo, richiesta informazioni, visualizzazione della pagina “dove siamo”).

Come scegliere i contenuti

Di cosa si deve scrivere dunque? Ognuno può scrivere di quel che più gli aggrada, ma per finalizzare il lavoro sui contenuti e convertirlo in traffico verso il proprio sito, è necessario monitorare costantemente cosa davvero interessa ai propri potenziali clienti.

  • Chi lavora da tanti anni in una nicchia di mercato sa ormai a grandi linee cosa cercano e cosa vogliono i propri clienti, e può dare utili indicazioni

  • Esistono tool forniti da Google stessa che forniscono le ricerche effettuate per un dato argomento e la loro incidenza in termini numerici

  • Ci sono poi altri tool che mostrano quali sono gli argomenti più “caldi” per una determinata nicchia di mercato

  • Frequentando forum e gruppi social dedicati a specifici settori, si riesce a risalire alle domande più frequenti degli utenti, cui si possono dare risposte efficaci ed esaurienti.

Bisogna poi sempre tenere a mente che è sì importante portare tante persone al proprio sito, ma che è ancora più importante convertire le visite in vendite, che è il vero scopo di una lavorazione SEO.

Non il traffico per il traffico dunque, ma un traffico selezionato, di utenti veramente interessati al prodotto, che più facilmente concretizzeranno il tempo passato sul sito.

Rinunciare perciò a grandi temi e a keyword generiche può essere una scelta saggia, e altrettanto saggio è concentrarsi sulle cosiddette long tail, parole chiave più lunghe e specifiche che descrivono meglio un singolo prodotto (marca, taglia, colore, potenza, e altre caratteristiche peculiari e distintive).

Concludendo, non esistono tecniche magiche che consentono ai SEO di posizionare qualsiasi keyword il cliente desideri, ma per rendere una lavorazione efficace occorre una collaborazione proficua nella quale il SEO indirizza e guida il know how specifico di chi gli si rivolge.

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